giovedì 1 dicembre 2011

Galleria gialla (16)




N. 16
Archie Goodwin,
(figlio di Rex Stout )
Biografia essenziale
Nel 1930, Nero Wolfe acquista una vecchia casa di arenaria nella 35esima strada ovest di New York; lo stesso anno, assume un segretario: Goodwin. Alto, aitante, di gradevole aspetto (quasi come Gary Cooper), Goodwin è nato nel 1912 in una fattoria dell'Ohio. Moderato bevitore di alcolici, (whisky e raramente champagne), ama molto il latte. Ha pochi hobby, qualche partita a poker o ramino, raramente il biliardo. Pratica sporadicamente caccia e pesca, ma è in fondo un vero cittadino, non troppo attratto dalla natura selvaggia. In compenso ha una certa predilezione per il gentil sesso, che lo ricambia senza difficoltà. Non vuole sposarsi, è contento  di rimanere nella confortevole casa del Capo e di mangiare le prelibatezze del cuoco Fritz Brenner. Lì ha una stanza che si è arredato con mobili di sua proprietà.
Carattere e psicologia
Serio, scrupoloso, ordinato e buon dattilografo. E’ lui che accoglie i clienti. E’ molto di più di un semplice segretario: è il braccio, ma soprattutto le gambe, dell'inamovibile Wolfe. Gira instancabilmente, interroga, pedina, si fa anche torchiare dalla polizia, in qualche caso addirittura arrestare, al posto del suo datore di lavoro. Non si limita a eseguire pedissequamente i compiti che Wolfe gli detta, registrati su un  taccuino nero. Archie,   è impetuoso, svelto, disincantato, pieno di risorse: come lui stesso immodestamente ammette, “sono un ottimo investigatore, il migliore dopo Wolfe”.
Abilità
Dotato di prodigiosa memoria, Goodwin è in grado di riferire, parola per parola, lunghi brani di dialoghi o interrogatori. Inoltre, ritiene suo compito morale pungolare il pigro Wolfe ad accettare clienti magari poco graditi, ma in grado di assicurare i cospicui incassi che gli consentono di mantenere un tenore di vita assolutamente agiato. Da notare che Archie è l'unico autista di cui Nero si fidi, le rare volte in cui è costretto a uscire di casa ed avventurarsi in auto da qualche parte.
Metodo 
E’ narratore in prima persona, cronista e biografo. Non si limita a essere testimone delle imprese del genio dell'investigazione è parte attiva nelle indagini. Tra capo e dipendente ci sono rapporti spesso conflittuali, ma entrambi sentono la necessità della reciproca collaborazione. Emerge la sua capacità abduttiva, ma sempre cerca conferme alle sue intuizioni nelle analisi del capo. La soluzione arriva sempre dalle parole del grassone geniale.

2 commenti:

  1. Ciao,
    sto cercando di creare il detective per il mio romanzo. Questa scheda mi è stata molto utili per capire. tutti gli aspetti di cui dovrò tener conto per renderlo reale.
    Grazie mille!
    Cristina

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    Risposte
    1. Grazie a te! Sono molto contento quando posso rendermi utile. Attenta però, Cristina, i personaggi devono essere più complessi, la scheda è schematica (volutamente), come una carta d'identità ma se c'è scritto che so "Insegnante"... dietro una parola c'è un mondo di sottili precisazioni... Grazie di nuovo!

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