domenica 11 dicembre 2011

La struttura narrativa (II)

La struttura narrativa del giallo

La triade del delitto, persona narrante e contesto: gli elementi che caratterizzano il racconto.
(II)






Se uno pensa di aver (tanto) talento, può giocare con la struttura: alcune illustri eccezioni:
a.                Quando si parte dal detective, ma la vittima è sconosciuta
Detectiveè Vittimaè Colpevole
Così si sa subito tutto dell’investigatore, vita morte,  miracoli e  moglie. Se è un tipo normale la noia è assicurata! Ad un certo punto lui incontra una sconosciuta o uno sconosciuto che subito  dopo muore tragicamente. Il lettore è  coinvolto nello scoprire “chi sarà la vittima?”.
Può  accadere ( come in Roseanna di Sjöwall e Wahlöö: scheda libro n. 17 ) che la vittima sia già morta, ma il meccanismo è lo stesso: per prima cosa Martin Beck  deve scoprire chi sia la vittima.  Senza un nome impossibile scoprire il colpevole e, soprattutto, l’immancabile movente … E’ una struttura a indagine: può funzionare in un noir, se è un poliziesco si rischia di affondare nella burocrazia.
b.                Quando si parte dal colpevole  e si sa tutto sul delitto
Colpevoleè Vittimaè Detective
Si parte dal colpevole, si conoscono i suoi moventi (spesso, ha subito torti gravissimi dalla vittima: quasi si fa il tifo per lui!), ma sembra che abbia operato così bene (il delitto è sempre molto ben premeditato e perfettamente orchestrato) che non si sa se sarà scoperto.
Si ignora come procederà l’indagine … Pian piano, passo dopo passo questa si dipana.
Si vengono a conoscere i tormenti e i dubbi dell’assassino che Colombo sa abilmente far emergere.
Nelle storie del tenente Colombo,  definito (dagli accademici: lo studiano!) il detective “inverso” (vedi scheda personaggio n. 10:  http://oscarmontani.blogspot.com/2011/12/galleria-ritratti-10.html ) la partenza è dalla fine, il percorso disegna una struttura “inversa” che non rispetta le regole di S.S. Van Dine. L’eccezione: lo spettatore sa più del detective.
c.                 Quando il detective non c’è!
Nel film  Viale del tramonto, Billy Wilder (scheda film n. 16), in perfetto stile noir, adotta questo schema:
 Vittima  è  Colpevole
La vittima (l’io narrante  ambiguamente consapevole) galleggia morto nella piscina della colpevole  e il detective non c’è. Il contesto è il mondo del cinema osservato da punti di vista border line.
(fine)

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