sabato 18 febbraio 2012

Lanterna gialla (31)

Film n. 31


La donna del ritratto   (The Woman in the Window)
di Fritz Lang
con Edward G. Robinson,  Joan Bennet

I ritratti femminili suggestionano l’immaginario e scatenano ricordi profondi (si ricordi Vertigine di Otto Preminger): La Gioconda ne è un esempio. Assumono grande utilità nel noir (sono funzionali alla storia) dove tutto non è come sembra e dove tutto non tornerà a essere come era. I dipinti di donna suscitano sempre grandi emozioni nei personaggi maschili: questo coinvolge lo spettatore. Qui con abile (anche se istrionico) gioco d'inquadrature a specchio si cerca  di coinvolgere anche di più!

Un mite ed ingenuo professore di criminologia è per strada: si reca a cena al suo club. Si ferma davanti ad una vetrina di un negozio d’arte attratto da un quadro raffigurante una bellissima donna. Ne rimane colpito. Finita la serata  in strada per tornare a casa, il Prof. Wanley si ferma nuovamente a contemplare il ritratto. Inaspettatamente, una passante gli rivolge la parola:  si accorge che si tratta della stessa donna del ritratto, Alice. Questa inizia a conversare con Wanley e lo invita a casa propria …   è l’inizio, da sogno o da favola, di  un autentico incubo … fino al magistrale (per i critici: io levo per questo finale la quinta stella!) risveglio. Una maturazione e un viraggio verso il cinismo del mite docente che, ad un certo punto, afferma: Esistono solo tre modi per risolvere la cosa con un ricattatore. O continui a pagarlo fino a quando resti senza un penny. O chiami la polizia e fai in modo che tutto il mondo conosca il tuo segreto. O lo uccidi”.
Fritz Lang, il celebre eccelso regista,   transfuga dalla Germania nazista, realizzò negli Stati Uniti film di alterno valore. Questo noir classico è uno dei suoi più riusciti. Articolazione della trama e montaggio rendono agile la complessità dei temi affrontati. Da apprezzare anche la ricerca di uno stile narrativo adeguato a generare suspense. Notevole il contributo degli interpreti, tutti attori di ottimo mestiere, molto abilmente guidati in ruoli impegnativi ma anche convinti della parte. Robinson aveva fino allora interpretato ruoli di gangster: il personaggio del raffinato prof Wanley gli dette materia per affrontare la recitazione (dimmesa ma profonda) del detective assicurativo de  La fiamma del peccato.
Voto ****/5

2 commenti:

  1. Grande E.G.Robinson A me piaceva nei ruoli di gangster. Ricordo di aver visto questo film da ragazzo, ma non ne ricordo la trama. Oscar sei un critico cinematografico eccellente.

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  2. Grazie Mimmo, il Robinson che amo di più è il detective de La fiamma del peccato: perfetto!

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