giovedì 22 marzo 2012

Lanterna gialla (40)

Film n. 40

Il postino suona sempre due volte (The Postman Alaways Rings Twice )
di Tay Garnett
con   Lana Turner, John Garfield,  Cecil Kellaway

Da un romanzo di James M. Cain (1934) questo film del 1946. Una lunga storia per un noir dalle molte vite.  Prima filmato da Pierre Chenal (Le dernier tournat – 1939), poi da Luchino Visconti (Ossessione - 1943). Anni dopo un remake (stesso titolo- 1981) di Bob Rafelson ( con Jessica Lange). La storia è fin troppo nota: è un paradigma e il titolo è diventato un detto popolare. Cora e Mich gestiscono un ristorante sulla strada (il Twin Oaks). Un giorno arriva Frank, un vagabondo dai modi gentili che comincia a lavorare per Mich. Cora, non soddisfatta dal rapporto col marito, più anziano di lei e dedito all'alcool, si innamora di Frank, suo coetaneo.
Tra i due nasce una passione tanto forte quanto insana, infatti decidono di inscenare un incidente domestico per uccidere Mich e poter vivere insieme. La sera dell'omicidio però, nell'istante esatto in cui Cora è in bagno a colpire il marito, che sotto gli effetti dell'alcool non si accorge della presenza della moglie, salta la corrente elettrica, e Cora in preda al nervosismo scappa senza ucciderlo, cosicché Frank, che era stato visto fuori l'abitazione di Mich da un agente di polizia, è costretto a chiamare il medico. Il procuratore della contea conduce una piccola inchiesta sui due amanti, ma non rileva nulla per procedere nell'accusa di tentato omicidio. Nel frattempo Mich si riprende completamente …
Non amo molto questo film, preferisco quello di Visconti e preferisco dimenticare il terzo con Nicholson. La morale è datata, frutto delle riflessioni di un autore che scrive agli inizi degli anni ’30 (siamo ancora nella Grande Crisi Economica) per rappresentare le colpe della classe media americana e per dire qualcosa di fortemente edificante.

 
Lana Turner è perfetta come dark lady di basso profilo sociale, ma che aspira a molto di più. John Garfield, sufficientemente stralunato, è credibile nel ruolo di quello che si lascia abbindolare e soggiogare fino al delitto.
Bianco e nero con lampi di luce che vanno sempre a colpire con spot ammiccanti il volto di Cora. Per sottolineare la sua impazienza a sbarazzarsi del marito. Ricordo con tenerezza Cecil Kellaway un grande attore della vecchia Hollywood.
Voto ***1/2/5

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