sabato 27 ottobre 2012

Lanterna gialla (45)


Film n. 45



I gangsters (the Killers)
di Robert Siodmak  
con   Burt Lancaster, Ava Gardner, Edmund O’Brien

   


Il passato ritorna e arriva con la morte, la tua.
Noir, molto scuro, girato nel 1946 da Robert Siodmak. È   basato su un racconto  di Ernest Hemingway. Tra i maggiori successi del regista, il film racconta in flashback la ricostruzione degli eventi che hanno portato all'assassinio di un ex pugile affiliato ad una banda di gangster. Il cast include due nomi, diventati poi, anche grazie a questo film,  prestigiosi: Burt Lancaster e Ava Gardner.  



La fotografia in bianco e nero, estremamente scura e dai contrasti violenti, e l'ambientazione delle scene, quasi esclusivamente in interni, ne fanno un film cupo (meglio dire “oscuro”) e ossessivo, secondo lo stile del regista tedesco. La trama in breve.
Pete Lunn, detto “lo svedese”, (Lancaster), ex pugile con alle spalle una rapina a mano armata. Subito dopo conquista la pupa del gangster, Kitty Collins (Gardner) e fugge col bottino. Si nasconde nella provincia profonda, ma viene individuato. Ormai rassegnato, aspetta la vendetta dei suoi complici chiuso in una stanzetta d’albergo. La storia è raccontata attraverso angoscianti flashback.



Burt Lancaster era, fino allora, sconosciuto. Ava è fatale e angelica (bellissima) allo stesso tempo: l’ambiguità è il sale del noir. La fotografia di Woody Brendell illumina i due divi con rasoiate di luce e ombra che ne esaltano la bravura e la bellezza.
Dobbiamo anche ricordare la figura del detective assicurativo Jim Reardon (O’Brien), non solo per la sua bravura. L’inchiesta di Jim è  la chiave narrativa, l'asse portante, del film. Il personaggio s’incaponisce di voler risolvere il mistero della morte de lo svedese e conduce un’indagine pericolosissima in cui rischia la pelle. La struttura a inchiesta e il mosaico di flashback sono mirabili.  I flashback sono congegnati con rara coerenza narrativa: ogni frame rispetta rigorosamente il punto di vista del personaggio che ricorda!
Di alto livello anche la colonna sonora. Uno dei migliori noir del periodo B&W.
      
Voto *****/5

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