lunedì 5 novembre 2012

Fumetti in giallo (XIV)


Yellow balloons
Quando il fumetto si tinge di giallo
Quattordicesima    parte



Nick Carter
Non è facile richiamare alla memoria le avventure di Nick Carter: di fatto un brand della detection story! Cercherò di farlo usando la radio.

(Rumore di qualcuno che bussa alla porta)
Voce di donna: « Qual è il problema?  Di cosa si parlerà?»
Voce d’uomo: « E’ un altro caso di Nick Carter ... Il maestro dei Detective! ».
Annunciatore: «Sì, è un altro caso per il più famoso di tutti i Manhunters, il detective che ha un’abilità senza eguali nel risolvere crimini. Nella storia della narrativa poliziesca - Nick Carter è il  maestro dei  Detective ».



Così iniziava una  puntata di un famoso  programma radiofonico degli anni trenta, ma non altrettanto quanto il protagonista …
Ne aveva fatta di strada  Nick Carter! Il piccolo gigante (si vedrà poi perché veniva chiamato così)  apparve la prima volta come un detective e avventuriero del XIX secolo nello Street e Smith New York Weekly feuilleton. E’ il 18 settembre 1886. Era giovane, forte e salutista (Non ci sono sigarette! Niente alcol!) Sicuro di sé,   maestro del travestimento, e dotato di una mente acuta, piena di curiosità. Come gigante, anche se piccolo, è capace di sollevare un cavallo con facilità ... mentre un uomo pesante c’è seduto in sella ...   può mettere quattro confezioni di carte da gioco insieme, e strapparle a metà con la sola forza delle mani.  Si può a ragione considerarlo “il nonno di supereroi”.


Sembra che il padre di Nick, il leggendario detective “Old Sim” Carter, aveva allevato il figlio, allenandolo, fin dalla tenera età, per farlo diventare un campione di forza mentale e fisica.



Una volta raggiunta l'età adulta, Nick diventa il più grande detective del mondo, con un appartamento di lusso sulla Madison Avenue a New York City. Non se lo gode a pieno: i suoi casi spesso lo costringono a saltare in tutte le parti del mondo, spesso accompagnato dai suoi fedeli partners  Patsy e Scrubby. E’ apparso in tre storie scritte da Coryell, e poi, letteralmente in migliaia di altre in varie pubblicazioni Street & Smith, in gran parte scritto da Frederic Van Rensselaer Day (1862-1922). Ma anche in centinaia di storie apocrife!


Fin dall’inizio le pubblicazioni curavano molto le immagini delle copertine: si capiva che prima o poi si sarebbe arrivati al fumetto.  Nel 1949, è stato calcolato che Carter fosse apparso in più di 4000 romanzi dime (fascicoli da quattro soldi), a puntate sui periodici, film (sia film muti e sonori, tra cui molti in francese), fumetti e programmi radiofonici. Ci sono state probabilmente più avventure di Nick Carter  che di qualsiasi altro detective, ma, ripeto, tenerne il conto è praticamente impossibile!



Tra i tanti fumetti credo che uno dei migliori, se non il migliore, sia quello di Bob Powell un bravo artista di fumetti americano.  Noto soprattutto per il suo lavoro nel corso del 1930-40, altri sui lavori “Sheena, regina della Giungla” e “Mystic Mr.”. Negli anni successivi ebbe meno notorietà. Come si può vedere dalla tavola a quattro colori sopra riportata il tratto è sicuro (quasi linea chiara)  e la sceneggiatura essenziale. Si apprezza la  cura nella descrizione dei caratteri (osservate i volti). Ma ormai percorreva sentieri troppo battuti e non ebbe molta fama.
(14-continua)

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