Yellow
balloons
Quando il
fumetto si tinge di giallo
Quattordicesima parte
Nick Carter
Non è facile richiamare alla memoria le avventure di Nick Carter: di fatto un brand della detection story! Cercherò
di farlo usando la radio.
(Rumore di
qualcuno che bussa alla porta)
Voce di donna: « Qual è il problema? Di cosa si parlerà?»
Voce d’uomo: « E’ un altro caso di Nick Carter
... Il maestro dei Detective! ».
Annunciatore: «Sì, è un altro caso per il più
famoso di tutti i Manhunters, il detective che ha un’abilità senza eguali nel
risolvere crimini. Nella storia della narrativa poliziesca - Nick Carter è
il maestro dei Detective ».
Così
iniziava una puntata di un famoso programma radiofonico degli anni trenta, ma non
altrettanto quanto il protagonista …
Ne
aveva fatta di strada Nick Carter!
Il
piccolo gigante (si vedrà poi perché veniva chiamato così) apparve la prima volta come un detective e
avventuriero del XIX secolo nello Street e Smith New York Weekly feuilleton. E’ il 18 settembre 1886.
Era giovane, forte e salutista (Non ci sono sigarette! Niente alcol!) Sicuro di
sé, maestro del travestimento, e dotato
di una mente acuta, piena di curiosità. Come gigante, anche se piccolo, è
capace di sollevare un cavallo con facilità ... mentre un uomo pesante c’è
seduto in sella ... può mettere quattro
confezioni di carte da gioco insieme, e strapparle a metà con la sola forza
delle mani. Si può a ragione
considerarlo “il nonno di supereroi”.
Sembra
che il padre di Nick, il leggendario detective “Old Sim” Carter, aveva allevato
il figlio, allenandolo, fin dalla tenera età, per farlo diventare un campione
di forza mentale e fisica.
Una
volta raggiunta l'età adulta, Nick diventa il più grande detective del mondo,
con un appartamento di lusso sulla Madison Avenue a New York City. Non se lo gode
a pieno: i suoi casi spesso lo costringono a saltare in tutte le parti del
mondo, spesso accompagnato dai suoi fedeli partners Patsy e Scrubby. E’ apparso in tre storie
scritte da Coryell, e poi, letteralmente in migliaia di altre in varie
pubblicazioni Street & Smith, in gran parte scritto da Frederic Van
Rensselaer Day (1862-1922). Ma anche in centinaia di storie apocrife!
Fin dall’inizio
le pubblicazioni curavano molto le immagini delle copertine: si capiva che prima
o poi si sarebbe arrivati al fumetto. Nel
1949, è stato calcolato che Carter fosse apparso in più di 4000 romanzi dime (fascicoli
da quattro soldi), a puntate sui periodici, film (sia film muti e sonori, tra
cui molti in francese), fumetti e programmi radiofonici. Ci sono state probabilmente
più avventure di Nick Carter che di
qualsiasi altro detective, ma, ripeto, tenerne il conto è praticamente impossibile!
Tra i tanti fumetti credo che uno dei migliori, se non il migliore, sia
quello di Bob Powell un bravo artista di
fumetti americano. Noto soprattutto per il suo
lavoro nel corso del 1930-40, altri sui lavori “Sheena, regina della Giungla” e “Mystic Mr.”. Negli anni successivi ebbe meno notorietà. Come si può vedere dalla tavola a quattro colori sopra
riportata il tratto è sicuro (quasi linea chiara) e la sceneggiatura essenziale. Si apprezza la cura nella descrizione dei caratteri (osservate
i volti). Ma ormai percorreva sentieri troppo battuti e non ebbe molta fama.
(14-continua)
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