martedì 20 novembre 2012

Fumetti in giallo (XVIII)


Yellow balloons
Quando il fumetto si tinge di giallo
Diciottesima    parte



Dan Dunn

Dan Dunn è nato due anni dopo Dick Tracy. E’ solo più aggraziato, ma copia il fratello maggiore in molte cose! Nonostante ciò un primato ce l’ha!  E’ stato il primo personaggio dei fumetti a fare il suo debutto in  una rivista a fumetti, anziché in un quotidiano. Dan, quindi, non nasce come striscia. Created by Norman Marsh, he first appeared in Detective Dan, Secret Operative No. 48 , a 1933 Humor Publications magazine, which was canceled after one issue. Creato da Norman Marsh, appare per la prima volta in Detective Dan, Segret   Operativ  n.48, nel 1933 La rivista è Humor magazine, che smise quasi subito le pubblicazioni  a causa di vari problemi di vendita.


Subito dopo, sempre nel 1933, Dan Dunn fece il suo debutto nella rivista Detective Dan per Syndicate Publishers. Alla fine è apparso in Big Little Books , che sono probabilmente la fonte più facilmente reperibile delle avventure.
  

La mascella quadrata di Dunn è quasi un plagio di Dick Tracy, spazzando via i criminali malvagi con lo stesso reiterato ricorso alla violenza si conferma una copia.  Ma ai fans piaceva vedere questo  in un'epoca aggredita da tante bande criminali urbane. Nei quotidiani, tuttavia,  Dunn non ha mai incrinato la popolarità di Tracy.  


Marsh ha sia disegnato che  scritto Dan Dunn. Il risoltato non è granché da un punto di vista grafico. Molti la considerano la sua opera peggiore.  Soprattutto non evolve nel tempo, come invece fece Dick Tracy.  
Nonostante ciò rivaleggiava con Dick Tracy, anche nei temi delle tecnologie d'avanguardia e le tecniche avveniristiche del capostipite. Fu cneneggiato e rappresentato per anni anche alla radio. Ciò fino al 1942, quando Marsh ebbe una causa con Syndicate Publishers e "uscì di scena".



Torniamo alle tavole. Si nota subito che non sono nate come strisce, ma che è l’intera pagina a racchiudere azione e suspense.
 


Come dicevo il disegno è un po’ rozzo, le figure statiche e gli sfondi trascurati. Poteva andare, per certe fasce di lettori, nel 1933, ma nel ’40 la grafica della maggior parte dei comics s’era molto evoluta e Dunn non si adeguò.
(18-continua)


Nessun commento:

Posta un commento