Film
n. 48
Il bacio della morte (Kiss
of Death)
di Henry
Hathaway
con
Victor Mature, Brian Donlevy, Goleen Gray, Richard
Widmark
La
trama in breve. Nick Bianco (Mature), datosi alla malavita per motivi di economia
familiare, finisce in prigione accusato
di rapina. Mentre sta scontando la sua pena, viene a sapere che la moglie si è
suicidata e che le figlie sono state affidate ad un orfanotrofio. Deciso a
riscattarsi per il bene delle due bambine, Bianco accetta di collaborare con il
Procuratore Louie D'Angelo (Donlevy), tendendo una trappola che consenta di
catturare il suo vecchio complice Tommy Udo (Widmark). Ma quando Nick pensa di essersi
messo a posto con la legge e la coscienza … si ritrova davanti minaccioso Udo.
Un
Widmark alle prime armi (è il primo film dove viene accreditato) ma già capace di
caratterizzare al meglio il suo personaggio. Una prova da ricordare.
Un
cult non tanto per la storia, un po’ risaputa, “il passato ritorna sempre!”, quanto
per lo stile semidocumentaristico (detto docu-noir) con cui Hathaway gira il film.
Negli anni a seguire fu preso ad esempio da molti film noir di taglio hard boiled.
Da
ricordare le riprese in esterno, girate dal vivo in pieno centro di New York, a
creare incredibile realismo alle scene delle rapine, degli inseguimenti e dei conflitti
a fuoco.
Tutto
il film è comunque caratterizzato da stile asciutto (Hathaway veniva dal western)
e da una spregiudicata visione morale che lascia intendere che i delinquenti protagonisti
della storia non siano tanto peggio dei poliziotti che li braccano. Singolare anche
la “pseudo giustificazione” morale del protagonista, duro, non completamente leale,
ma fedele agli ideali della famiglia.
Voto
***1/2/5
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