giovedì 6 dicembre 2012

Fumetti in giallo (speciale n. 1)


Yellow balloons
Quando il fumetto si tinge di giallo
Speciale n.1   



Speciale Dark Lady

Le donne maledette del fumetto. Cattivissime, seducenti, acide, distanti, vicine, fredde o calde, chissà? Le Dark Lady! Per prima metto Eva Kant, ma, in confronto ad altre, è meno terribile della famosa casalinga di Voghera (la quale, tra l'altro dopo significativi mutamenti del carattere, è diventata sua fan). Come vedete è una foto di famiglia!
 

L’archetipo della femme fatale è invero denso di misteri: non si sa chi sia, né da dove venga;  neppure lei lo sa o, meglio, non vuole ricordarlo. Un passato travagliato, da apolide internazionale o da provinciale, con esistenza border line (violenze subite, piccole truffe o prostituzione) da dimenticare e un futuro oscuro per cui “tanto vale rischiare”. E’ sempre diversa, ma potrebbe essere sempre lei, camuffata: era  davvero morta alla fine della storia precedente? Potrebbe chiamarsi Brigid,  Phillys, Irina, o Gilda e anche Eva. C’è chi l’ha chiamata Jessica, in fondo un cartoon  rappresenta meglio la escort che è in lei.


Cinica, crudele, manipolatrice e calcolatrice, usa la sua esuberanza fisica e  sessuale come un’arma letale. Dolce e lasciva, un momento dopo irascibile e scostante, sempre nel suo volto si coglie un’ombra di rimpianto: quello di chi è consapevole che ormai non può tornare indietro: allora tanto vale provarci! Si sopravvaluta, soprattutto sovrastima le sue tette e il suo lato B, che alla fin fine sono solo oggetti di consumo. Questo la porta ad abbassare la guardia.  Bionda per vocazione, non disdegna i capelli neri purché fluenti e ondulati. Come la terribile Pagan Lee (in Rip Kirby).


Dick Tracy ha soprattutto nemici maschi (anche se sessualmente molto ambigui!). Una donna terribile è Chin Chillar, la procace coniglietta con la barbetta da capra, come suo fratello, anche lui cattivissimo. 


La barba nel corso della storia viene (pennello, schiuma e Gillette!)violentemente rasata.



Anche così non era utilizzabile nel film. Allora tanto per mantenerlo allineato al filone noir, si riscrisse la sceneggiatura e si prese madonna per interpretare la cattivissima cantante Mozzafiato Maohney.


La Dark Lady, "donna, donna" è sempre esageratamente sensuale ed è capace di entrare in scena con dirompente impatto. Passa con naturalezza da un fantastico yacht o un albergo a cinque stelle a un’infima taverna: niente la tange.  Il fisico l’aiuta e lei ne è consapevole. Sa individuare subito le debolezze degli uomini, ma evita il confronto con le donne, soprattutto se sono "acqua e sapone": ne ha terrore!  Ha volte ha diversi passaporto, parla diverse lingue, ma fa intendere subito che con la lingua sa fare molte altre cose. Quando il suo sex appeal non funziona non esita a impugnare una pistola.
Soprattutto tesse  intrighi, manipola amici e amanti, seduce i fanciulli e gli anziani. Sedurre le procura orgasmi ancor prima d'arrivare al sesso!

La menzogna e l’ambiguità sono le sue armi, ma se al posto di un incapace c’è Sam o Philip son guai! Quando il primo impatto (sessuale) è superato cade spesso vittima delle sue trame, a volte si pente: la storia di Lia Wang (in Sam Pezzo) è emblematica.



Ma spesso, anche se c'è pentimento, resta la dannazione del passato. In Sin City le donne sono tragicamente ambigue e spesso travolgono alla perdizione chi gli è vicino.



Ma non tutto è tragedia. Se  ti tocca confrontarti con Spirit, be’ ti potrebbe accadere anche di venir sculacciata!
(speciale n.1- continua)

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