giovedì 27 dicembre 2012

Fumetti in giallo (XXX)


Yellow balloons
Quando il fumetto si tinge di giallo
Trentesima  parte



Alack Sinner

Elegante, raffinato, artistico ed espressionistico fumetto noir. Personaggio assai triste e angosciato (ha brutti ricordi, ci giurerei!),  argentino di nascita trasferitosi a New York, dove ha fatto (non si capisce come) il  poliziotto di New York city, Alack (se traduci dall’inglese: ahimè) Sinner appare cold, cynical, and with a face scarred by who-knows-what, is a brooding, obsessed man who hangs out at a local watering hole, Joe's Bar. freddo, cinico e cupo. Il suo viso è segnato da chissà che cosa, ma fa subito intendere che quell’uomo è ossessionato, meditabondo bazzica, come altri di quel quartiere trasandato, un abbeveratoio della zona, il Bar di Joe.

Gli autori, Carlos Sampayo e José Munoz (autoritrattisi nella copertina), sono due esuli argentini, che dal 1970 vivono in Europa, ma hanno scelto come location per Alack, detective privato atipico, nipote di Philip Marlowe e Sam Spade, New York.



Bit by bit, his painful past is revealed--the girl left behind in Peron's Argentina, his subsequent exile, his almost-forgotten father.
Sono partito da due immagini “improprie”: una in tricromia di freddi colori acidi e l’altra in caldi colori pastello. Il mondo di Sinner è in realtà solo bianco e nero, tavole dense di nero e di violenti contrasti di luce, luce che sembra scaturire da squarci nella pece. Non mi sembra gli si faccia un buon servizio a colorarlo, riprendo allora da un'immagine natalizia che ben lo rappresenta.



Per capire Sinner, basta leggere le storie. A poco a poco, il   doloroso passato di Alack si rivela: la sua ragazza lasciata nell’Argentina di Peron, il successivo doloroso esilio, il padre quasi dimenticato. Originally a rather standard PI series, albeit a bit more dark and sombre than most, it soon evolved into "the life's chronicle of a down-on-his-luck private eye as he witnesses the world go to hell around him," (March 1, 1988, Amazing Heroes). Originariamente una serie piuttosto standard, anche se con toni un  po’ più scuri e cupi rispetto alla maggior parte dei fumetti noir. Ben presto si è evoluto ed è diventato la cronaca della  dura vita di un detective privato un po’ border line e certo poco baciato dalla fortuna. Le storie testimoniano il mondo pieno d'inferno che c’è intorno a lui. Quando te ne rendi conto, cominci a smettere di fissare Sinner negli occhi ma guardi alle sue spalle e scopri la desolazione urbana.Sinner's obsessions run deep, and his contempt for the corrupt cops and the greedy lawyers he has to deal with don't make life any easier.

Alack Sinner è tormentato da  ossessioni  profonde,  il suo disprezzo per i piccoli violenti criminale, per i poliziotti corrotti, ma soprattutto per gli avvocati avidi con cui ha a che fare quasi quotidianamente  non gli recupera tranquillità e non gli rende la vita più facile.
One of the most evocative tales told in this medium, full of the pain of a man trying to justify and come to terms with both his past and present.Siamo di fronte a una delle storie più suggestive raccontate a fumetti. Grondano   del dolore di un uomo che cerca di giustificare e fare i conti sia con il suo passato, che col presente, non certo rasserenante. The artwork captures the mood perfectly, full of shadows and darkness, and populated by a characters who seem to have escaped from a circus freak show, and it all takes place in a mythic New York that probably has more to do with movies than the real city supposedly, neither creator had ever been near NYC when they began the series).The authors, Carlos Sampayo and José Munoz, are Argentinian exiles themselves, living in Europe, whose most well-known work, Joe's Bar , was a spinoff from Sinner. Un'opera d'arte che coglie perfettamente lo stato d'animo, pieno di ombre e di tenebre E’ popolata da  personaggi che sembrano essere fuggiti dal baraccone dei fenomeno del circo, direi che sotto certi aspetti può sembrare molto lombrosiana, ma ci si accorge che è invece una puntigliosa ricerca delle icone del male.

Tutto si svolge in una mitica New York fin troppo iconica.  Probabilmente ha più a che fare con i film degli anni ’40, che con quella reale. Nella Grande Mela,  presumibilmente, i creatori non c’erano mai stati  quando hanno iniziato la serie. E ora New York ha molto trasformato quei quartieri. Il panorama urbano è la parte più discutibile della serie, ma se si sta al gioco è perfetto.
Un’ultima notazione. Le due tavole che ho riportato sono l’inizio di una storia. Ammirate come gli autori ci trascinano nel mondo di Alack Sinner con rapidi cambiamenti d’inquadratura. Senza accorgertene ti ci trovi proprio nel mezzo!
(30- continua)

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