Yellow
balloons
Quando il
fumetto si tinge di giallo
Trentunesima
parte
Hellblazer
La serie è iniziata nel gennaio 1988.
Nel 2013 ne è stata annunciata la chiusura della serie con il numero 300. John
Constantine, il personaggio principale, era già apparso nel fumetto horror dell’inglese
Alan Moore, Swamp Thing. Era raffigurato come un mago (Moore è anche occultista!)
dalla dubbia moralità. Indossava un largo trench e aveva una, non tanto vaga,
somiglianza fisica con il musicista Sting. Il suo scopo era di aiutare e guidare
il protagonista nell'affrontare un'ondata di fenomeni macabri. Moore ha
dichiarato che creò il personaggio semplicemente perché i suoi artisti volevano disegnare un personaggio che assomigliasse
a Sting. Nessuno ci ha creduto!
Al personaggio, apparso subito convincente,
fu assegnata una propria serie di fumetti, intitolata Hellblazer nel 1988,
scritta da Jamie Delano e disegnata da John Ridgway, con le caratteristiche
copertine con disegni e collage di Dave McKean.
John Constantine fu caratterizzato come
un cinico "mago" anticonformista. Allo stesso tempo fu fatto
"impregnare" in tematiche di denuncia sociale e di impegno politico: questa
la deriva noir. Fin dal primo numero si
nota una contrapposizione tra un mondo occidentale "bulimico" e la
forzosa "anoressia" africana. Londra viene presentata come una città
squilibrata, piena spesso più di umanissimi disadattati e derelitti, che di
demoni.
Constantine, come è normale per un
"mago", ha a che fare con demoni, esorcismi ed esseri
arcani di varia natura, ma non disdegna l’azione, che con lo sviluppo delle storie
assume spesso modi da hard boiled.
Ciononostante
Hellblazer
è una serie più dark che noir. Il suo protagonista è ritratto come un approfittatore
che spesso si trova a compiere atti moralmente discutibili per un bene
superiore mentre passa la sua vita in un mondo moderno 'realistico', sebbene
sia uno dotato di alcuni poteri magici e di conflitti sovrannaturali che vive
"dietro le quinte". Il suo problema è lui stesso con i suoi sensi di
colpa. Che si trascinano e crescono: spesso i suoi amici, coinvolti nelle sue
lotte contro esseri demoniaci, ne escono malconci o uccisi.
Constantine ha un passato tormentato: è rimasto coinvolto
ancora giovane nella magia quasi per gioco e ha scatenato sulla terra diversi
demoni con cui deve regolare i conti: il passato che ritorna!
Al di la delle evoluzioni tematiche resta
un personaggio assolutamente politicamente "scorretto", in quanto
accanito fumatore e bevitore. È senza patente (non a caso tra i suoi migliori
amici ha il tassista Chas) e ha paura di volare.
Oltre a Alan Moore e Jamie Delano, molti
altri che hanno lavorato alla serie che nell’insieme appare disomogenea solo nel
disegno.
La sceneggiatura, infatti, come appare dalle
due tavole che ho riportato, cerca di mantenere lo stesso taglio incalzante da fumetto d'azione: campi lunghi rotti o inframmezzati da primi piani. Stilemi e montaggio fortemente influenzati dal maestro Frank Miller. Moore non lo ammetterebbe
mai, ma se andate a controllare su “Il ritorno del Cavaliere oscuro” ve ne
accorgerete subito!
(XXXI - segue)
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