lunedì 14 gennaio 2013

Fumetti in giallo (XXXI)


Yellow balloons
Quando il fumetto si tinge di giallo
Trentunesima parte

Hellblazer

La serie è iniziata nel gennaio 1988. Nel 2013 ne è stata annunciata la chiusura della serie con il numero 300. John Constantine, il personaggio principale, era già apparso nel fumetto horror dell’inglese Alan Moore, Swamp Thing. Era raffigurato come un mago (Moore è anche occultista!) dalla dubbia moralità. Indossava un largo trench e aveva una, non tanto vaga, somiglianza fisica con il musicista Sting. Il suo scopo era di aiutare e guidare il protagonista nell'affrontare un'ondata di fenomeni macabri. Moore ha dichiarato che creò il personaggio semplicemente perché i suoi artisti    volevano disegnare un personaggio che assomigliasse a Sting. Nessuno ci ha creduto!  

Al personaggio, apparso subito convincente, fu assegnata una propria serie di fumetti, intitolata Hellblazer nel 1988, scritta da Jamie Delano e disegnata da John Ridgway, con le caratteristiche copertine con disegni e collage di Dave McKean.


John Constantine fu caratterizzato come un cinico "mago" anticonformista. Allo stesso tempo fu fatto "impregnare" in tematiche di denuncia sociale e di impegno politico: questa la deriva noir. Fin dal primo numero  si nota una contrapposizione tra un mondo occidentale "bulimico" e la forzosa "anoressia" africana. Londra viene presentata come una città squilibrata, piena spesso più di umanissimi disadattati e derelitti, che di demoni.


Constantine, come è normale per un "mago",   ha a che fare con demoni, esorcismi ed esseri arcani di varia natura, ma non disdegna l’azione, che con lo sviluppo delle storie assume spesso modi da hard boiled.
Ciononostante Hellblazer è una serie più dark che noir. Il suo protagonista è ritratto come un approfittatore che spesso si trova a compiere atti moralmente discutibili per un bene superiore mentre passa la sua vita in un mondo moderno 'realistico', sebbene sia uno dotato di alcuni poteri magici e di conflitti sovrannaturali che vive "dietro le quinte". Il suo problema è lui stesso con i suoi sensi di colpa. Che si trascinano e crescono: spesso i suoi amici, coinvolti nelle sue lotte contro esseri demoniaci, ne escono malconci o uccisi.  

Constantine ha  un passato tormentato: è rimasto coinvolto ancora giovane nella magia quasi per gioco e ha scatenato sulla terra diversi demoni con cui deve regolare i conti: il passato che ritorna!
Al di la delle evoluzioni tematiche resta un personaggio assolutamente politicamente "scorretto", in quanto accanito fumatore e bevitore. È senza patente (non a caso tra i suoi migliori amici ha il tassista Chas) e ha paura di volare.
Oltre a Alan Moore e Jamie Delano, molti altri che hanno lavorato alla serie che nell’insieme appare disomogenea solo nel disegno.  


La sceneggiatura, infatti, come appare dalle due tavole che ho riportato, cerca di mantenere lo stesso taglio incalzante da fumetto d'azione: campi lunghi rotti o inframmezzati da primi piani. Stilemi e montaggio fortemente influenzati dal maestro Frank Miller. Moore non lo ammetterebbe mai, ma se andate a controllare su “Il ritorno del Cavaliere oscuro” ve ne accorgerete subito!  
(XXXI - segue)

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