Yellow balloons
Quando il fumetto si tinge di giallo
Trentatreesima parte
Buz Sawyer
Buz è stato un popolare eroe creato
da Roy Crane, grande innovatore di grafica e di montaggio. Dopo 25 anni dalla cessazione
della pubblicazione, è ancora molto apprezzato dalla critica, mi chiedo ancora perché. Distribuito da
King Features Syndicate, ha avuto un lungo periodo di pubblicazione dal 1
novembre 1943 fino al 1989: 46 anni! L'ultima striscia firmata da Crane è però del
21 aprile 1979. Quelli dopo erano surfer
sull’onda del successo!
Le
storie (avendo l’obiettivo di essere comiche) sono prevalentemente centrate
(sia pure con risvolti avventurosi, quasi gialli e soprattutto spionistici) sulla routine
quotidiana di Buz Sawyer, pilota imbarcato su portaerei, ma molto spesso in
licenza.
Avventuriero
cavalleresco, Buz Sawyer è stato inizialmente (primi anni di pubblicazione) un pilota di caccia per la US Navy nel Teatro
del Pacifico della Seconda Guerra Mondiale. Come si vede dalla copertina
affronta e abbatte, ovvio, gli Zero giapponesi. Quando la guerra finisce, Buz si
congeda e si mette a fare il detective industriale. Più che altro un risolutore
di problemi (in questi anni si ha una caratterizzazione gialla molto spiccata delle storie)
per una compagnia petrolifera. Tuttavia, la vita civile (anche per via del calo delle vendite) non si addice a Buz più di tanto, così, nel ’50, si arruola
nuovamente in Marina come pilota di jet, vivendo numerose e interessanti avventure
nel periodo della Guerra Fredda.
E’, ad analizzare le tavole lo si capisce bene,
più una commedia rosa ( film di riferimento: Come ho vinto la guerra o Operazione
sottoveste) che un giallo avventuroso. Sono di fatto storie per famiglie.
Le tavole non sono sempre accurate. Mentre si
curano molto i particolari e gli scenari bellici (aerei e navi) o quelli esotici
(come nella tavola in bianco e nero sopra), quando ci sono figure spesso si tralascia
lo sfondo. Sicuramente una scelta che fa risparmiare dollari e fatica!
Non mi è mai piaciuto troppo, anzi, ma di fronte
a un personaggio che va avanti per 46 anni m’inchino e lo cito, pur con forti perplessità!
(XXXIII-segue)
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