Film n. 62
The Letter ( Ombre malesi)
di William Wyler
con Bette
Davis, Herbert Marshall, James Stephenson
Uno scritto compromettente
Riporto sempre il titolo originale, tra parentesi quello italiano, spesso disastroso. Questa volta lo trovo centrato. Aria satura d'umidità,
vapore tropicale che si condensa sulle
piante: le foglie lacrimano, volti umidi,
le mani trasudano. Dentro due donne di ghiaccio. Fin dall'inizio non ci sono
dubbi: è un noir e c'è una dark lady, anzi due, mortalmente contrapposte. Tutte
e due di ghiaccio, un'aspide velenosa, e una viscida con gli occhi umidi della
grande Bette!
La trama. La
scena d'inizio del film: Leslie Crosbie (Davis), moglie di un imprenditore
inglese in una piantagione di gomma in Malesia, uccide, senza esitazione, a
colpi di pistola, un uomo. Uno dei suoi servi lo riconosce: è Geoff Hammond. L'assassina
chiede al servitore di correre a
chiamare il marito Robert. Operoso e ignaro sta lavorando in una delle sue
piantagioni. Dopo il tempo necessario arriva accompagnato dal proprio avvocato e da un
ispettore della polizia britannica (S'è organizzato: gli inglesi sono persone
serie!). Leslie dice loro che Geoff Hammond “ha cercato di sedurmi con la
forza”: l'ha ucciso per salvare il proprio onore.
La prassi
giuridica prevede che Leslie venga posta in stato d'arresto e trascorra alcuni
giorni in prigione a Singapore, in attesa del processo per omicidio. Tutti
ritengono che abbia agito eroicamente, non il suo avvocato, Howard Joyce, che
sembra avere dei sospetti sulle reali motivazioni. Tali sospetti appaiono
giustificati quando Ong Chi Seng, impiegato nel suo studio legale, mostra a
Joyce la copia di una lettera scritta da Leslie il giorno in cui uccise
Hammond, in cui lo informava che sarebbe stata a casa da sola quella sera e che
lo aspettava. Ong Chi Seng riferisce che la lettera è nelle mani della vedova
di Hammond, l'aspide.
Questa sì
che è ghiaccio artico! E' eurasiatica e vive nel quartiere cinese della città,
dove sembra avere un qualche potere. Di fronte alle prove schiaccianti, Leslie
è costretta a confessare a Joyce l'uccisione a sangue freddo di Hammond, ma la
donna manipola abilmente l'avvocato proponendogli un accordo riacquistare la
lettera... Fin qui è solo l'inizio, ma la fine, se vi va, dovete scoprirla da
soli.
Un film ben
diretto e splendidamente recitato, ma, per me, come molti film di Wyler, è
troppo melò. La critica l'accolse bene (una caterva di nomination), ma a me non
convince del tutto. Credo sia troppo ritagliato addosso a Bette Davis che, come
sempre, consapevole d'essere una superstar, gigioneggia ai limiti del
sopportabile. Molto meglio la vedova anche se, fin dalla prima scena, si
capisce come agirà!
Voto *** 1/2/5
Voto *** 1/2/5
Nessun commento:
Posta un commento