giovedì 3 ottobre 2013

Fumetti in giallo - Introduzione (VI)

Yellow balloons

Quando il fumetto si tinge di giallo
Introduzione (VI)

 
 

Quando tutto è ormai possibile: il terzo millennio.
 
A partire dalla metà degli anni '90, il prodotto noir a fumetti è ormai più che maturo. Di fatto è un genere consolidato anche commercialmente. Cosa vuol dire? Significa che si può avere grosso successo di vendita anche con opere singole e che si hanno insuccessi tentando la serialità. In altre parole è la qualità (trama più grafica) che conta... allora tutto è possibile!
 
Opera giovanile di David Lapham, esce nel 1995.  Sorprende per la qualità grafica e la maturità dell'intreccio. Il ventenne fumettista autodidatta voleva anche lanciare una casa editrice tutta sua per pubblicare Stray Bullets,  per far concorrenza alla Marvel!  Stray Bullets nasce in modo estemporaneo, ed è subito subito un botto!
 
 

Julia Kendall - è pubblicato nel 1998 dalla gloriosa e intuitiva (in termini di mercato) Bonelli. Nata con un eroe, Tex, che l'ha portata al successo, ora la casa editrice, si affida a un personaggio femminile.   Julia è in effetti una donna normale, una professionista, un personaggio, non un eroe! Molto amata dai lettori è ancora in edicola. Un esempio di successo.
 

 
Kimberly Davidson appare in edicola nel 1999. Il personaggio fu inventato da Max Bunker, il più prolifico fumettista italiano. Lo ricordo solo per questo: sono uscite solo tre storie, ora quasi irreperibili nella prima tiratura. Non ebbe successo, del resto (copertine a parte) il disegno lascia molto a desiderare. Ma son sempre opere di Bunker! Un esempio di flop.
 

 
Keibol Black,  realizzato nel 2008, è un'interessante opera giovanile del talentuoso Miguel Ángel Martín,   Il fumetto di Keibol Black si diverte a miscelare con grottesco umorismo alcuni temi tipici del noir di serie B e della fantascienza, come invasioni aliene, mutazioni genetiche, radiazioni e complotti governativi. I primi episodi del fumetto sono realizzati da Martín in collaborazione con Lolo.  


 
La storia di WOLVERINE, scritta nel giugno 2009 da Stuart Moore influenzato parecchio da Sin City, dimostra quanto ormai il prodotto sia maturo e che abbia tutte le caratteristiche di un genere autonomo di mercato. E' una pietra miliare, un monumento al noir. C'è tutto. Non manca veramente niente. Alcolici, botte, sangue, sobborghi, pugilato, pioggia, oscurità, ricordi scomodi, mafia e omicidi.



Di autori italiani (anche sembra un manga anni '90) è una storia metropolitana dalle atmosfere noir ambientata nella Milano dell’Expo. Ha per protagonista un giovane cinese, ex attore di cinema (alla Bruce Lee) in cerca di una nuova vita. Sono gli ingredienti di “Long Wei”, nuova serie a fumetti dell’Editoriale Aurea, nelle edicole a partire dallo scorso giugno (2013).  
 
Avvertenza: questa parte potrà essere soggetta a nuovi inserimenti, siamo infatti ai giorni nostri e io ho il vizio di leggere fumetti!
 
 
 

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