Una storia semplice ( - - - )
di Emidio Greco
con Gian
Maria Volonté, Ennio Fantastichini, Ricky Tognazzi, Massimo Ghini
Un'indagine malamente conclusa
L'ho visto in Tv
tre o quattro anni fa e mi piacque, ma lo dimenticai. Due settimane fa ero a Catania
e pioveva. Mi ricordai del film che mostrava una Sicilia verde e piovosa, molto
diversa da quella assolata di A ciascuno il suo. Così mi sono procurato
il libro di Sciascia da cui era tratto e rinfrescato la memoria su Wikipedia.
Ho subito notato
una cosa. Il libro è un breve racconto (non più di 40 pagine), eppure la recensione
(maledetto chi l'ha fatta) si dilunga con un dettagliato riassunto. Anche per il
film (che pure amplia la storia) succede lo stesso. Questo mi ha confermato il sospetto
che Sciascia avesse tracciato un plot per il cinema e nell'attesa ha pure sconsideratamente
pubblicato il raccontino.
Ma vediamo un po',
solo un po', di trama. Sul traghetto che dall'Italia porta in
Sicilia
due uomini s'incontrano e conversano brevemente osservando, tra la foschia, la
costa siciliana. Dopo lo sbarco i due uomini si dividono ed uno (un
rappresentante di case farmaceutiche) raggiunge un piccolo paese alla vigilia
della festa di San Giuseppe dove si consuma la tradizione del falò. Questa parte è solo nel film, che come dicevo
è ben più articolato. Ora si passa al libro, comincia infatti qui.
Quella stessa
sera il commissariato del paese riceve una telefonata da Luca Roccella di
Monterosso, un diplomatico in pensione, per anni vissuto lontano dall'Italia,
che invita la Polizia a far visita alla propria villa e masseria poco distante
dal centro abitato. L'indomani il Brigadiere Lepri, che ha raccolto l'invito
telefonico, fa visita alla villa, e dopo una breve perlustrazione trova il
cadavere del diplomatico riverso sulla propria scrivania con accanto un'arma
(una Mauser)
ed un foglio con su scritto: "Ho trovato." Successivamente
sopraggiungono per il sopralluogo il Questore ed il Colonnello dei Carabinieri
e si ipotizza subito un suicidio, "questo è un caso semplice",
sottolinea sbrigativamente il Questore invitando il sospettoso brigadiere a fare subito
rapporto sull'accaduto. ...
Qui mi fermo, non voglio, anch'io, fare como gli altri. Come
si vede la storia, che sembra semplice a
qualcuno, semplice non è affatto.
Il film, anche grazie
al sempre bravissimo Volonté, è interessante e ben fatto, anche se il regista, pur
avendo un cast eccellente, non scava più che tanto sui personaggi. Rende meglio
il paesaggio e l'atmosfera straniata e inospitale per il personaggio del commesso
viaggiatore, interpretato molto bene da Massimo Ghini.
Voto ***1/2/5
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