mercoledì 15 gennaio 2014

Lanterna gialla (67)



   Film n.  67


Una storia semplice ( - - - ) 
di Emidio Greco   
con   Gian Maria Volonté, Ennio Fantastichini, Ricky Tognazzi, Massimo Ghini



Un'indagine malamente conclusa

L'ho visto in Tv tre o quattro anni fa e mi piacque, ma lo dimenticai. Due settimane fa ero a Catania e pioveva. Mi ricordai del film che mostrava una Sicilia verde e piovosa, molto diversa da quella assolata di A ciascuno il suo. Così mi sono procurato il libro di Sciascia da cui era tratto e rinfrescato la memoria su Wikipedia.
Ho subito notato una cosa. Il libro è un breve racconto (non più di 40 pagine), eppure la recensione (maledetto chi l'ha fatta) si dilunga con un dettagliato riassunto. Anche per il film (che pure amplia la storia) succede lo stesso. Questo mi ha confermato il sospetto che Sciascia avesse tracciato un plot per il cinema e nell'attesa ha pure sconsideratamente pubblicato il raccontino.
Ma vediamo un po', solo un po', di trama. Sul traghetto che dall'Italia porta in Sicilia due uomini s'incontrano e conversano brevemente osservando, tra la foschia, la costa siciliana. Dopo lo sbarco i due uomini si dividono ed uno (un rappresentante di case farmaceutiche) raggiunge un piccolo paese alla vigilia della festa di San Giuseppe dove si consuma la tradizione del falò. Questa parte è solo nel film, che come dicevo è ben più articolato. Ora si passa al libro, comincia infatti qui.
Quella stessa sera il commissariato del paese riceve una telefonata da Luca Roccella di Monterosso, un diplomatico in pensione, per anni vissuto lontano dall'Italia, che invita la Polizia a far visita alla propria villa e masseria poco distante dal centro abitato. L'indomani il Brigadiere Lepri, che ha raccolto l'invito telefonico, fa visita alla villa, e dopo una breve perlustrazione trova il cadavere del diplomatico riverso sulla propria scrivania con accanto un'arma (una Mauser) ed un foglio con su scritto: "Ho trovato." Successivamente sopraggiungono per il sopralluogo il Questore ed il Colonnello dei Carabinieri e si ipotizza subito un suicidio, "questo è un caso semplice", sottolinea sbrigativamente il Questore invitando il sospettoso brigadiere a fare subito rapporto sull'accaduto. ...
Qui mi fermo, non voglio, anch'io, fare como gli altri. Come si vede la  storia, che sembra semplice a qualcuno, semplice non è affatto.


Il film, anche grazie al sempre bravissimo Volonté, è interessante e ben fatto, anche se il regista, pur avendo un cast eccellente, non scava più che tanto sui personaggi. Rende meglio il paesaggio e l'atmosfera straniata e inospitale per il personaggio del commesso viaggiatore, interpretato molto bene da Massimo Ghini.

Voto ***1/2/5


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