Sceneggiati in giallo e nero
Un morto al giorno ... ma che sia
italiano!
Mini rassegna storica e critica della
fiction seriale "italiana DOC"
(08)
Commissario Montalbano
1999 -2015
Parlare
del commissario Montalbano, Salvo Montalbano, in TV non è come sparare sulla
croce rossa! No, non è facile: troppi l'hanno fatto (parlandone bene, anzi
benissimo). Se fai una critica, anche piccolina, una cacatina di mosca, ti
sparano addosso! E' una delle poche, pochissime fiction della RAI che si
esporta (oltre quindici paesi!): W Montalbano allora, e anche Camilleri!
I
motivi ci sono e solidi:
1.
Ottimi testi di riferimento, scritti da un autore eccelso che ha fatto anche lo
sceneggiatore tv!
2.
Attori principali molto bravi e casting dei minori assortiti dal teatro
dialettale.
3.
Location splendida.
4.
Fotografia e montaggio da cinema, ma di
quello buono.
5.
Molte riprese in esterni d'interesse turistico.
6.
Gli arancini sono davvero gustosi!
Alla
faccia degli arancini! Inizia nel 1999 con Il ladro di merendine. Terzo libro
della saga di Salvo, il più accattivante (c'è il bambino!) per un pubblico
ingenuo e ancora "ignaro" di cosa potesse significare! Solo con la
seconda serie si ricomincia dal primo: vorrei vedere, ormai il successo era
spaziale, anche in libreria!
La forma dell'acqua è il terzo
episodio, primo della seconda serie. Un vero cult da cinemaniaci.
La
seconda serie è per me la migliore. Eccelsa. Il motivo? Ora tutti ci credono
attori principali, comprimari e "comparse recitanti". Le chiamo così
perché sono presenti solo una volta (il morto, l'assassino o un testimone...)
ma lasciano il segno. Il casting è perfetto: sceglie con accuratezza questi
attori del teatro dialettale (non posso da toscano chiamarlo "in vernacolo",
da Livorno mi bacchetterebbero!) e il
regista li incastona come pietre preziose. E' una delle forze della fiction,
trascurata nelle ultime puntate. Inoltre Mimì Augello (Cesare Bocci) prende lo
spazio che si merita e recita come mai più ha saputo fare in questa serie.
Ultima notazione: ancora non si soffre né di "Catarellite", né di
"Faziosite", malattie virali (di cui l'audience è portatrice sana) che
poi hanno preso campo in forma epidemica!
Sì,
perché, un po' va bene affidare a qualche personaggio il lato comico, ma ormai
si esagera con la ripetizione di gags usurate! Li riporto affiancati. Sono
personaggi carichi di umanità, se vengono usati come piccoli pagliacci la colpa
è di Camiller, che già li imposta così nei
romanzi! Sì, a volte il tempo stringe, allora bisogna poter "scrivere
facile"! Ma alla fine non paga.
La
fidanzata Livia (Katharina Boehm) è una
presenza importante, ma discreta.
L'attrice delle prime serie interpretava
magistralmente il ruolo. E' stata malamente sostituita nell'ultima serie. Salvo
invecchia, perché lei no? Anzi ringiovanisce!
Ci
sarebbero da ricordare (visivamente, ma mi sono imposto la regola della
sobrietà) tanti altri personaggi: Gallo (guida spericolata), Angelina (la si vede,
sopra, col vassoio di arancini), il
questore Bonetti Alderighi (i cazziettoni assurdi), Ingrid (la più che amica),
Galluzzo (il fido guardiaspalle), il dottor Pasquano (coroner scorbutico), Zito
(direttore di testata TV locale), ...
Infine,
ma non ultimi, i luoghi. La fiction ambientata a Ragusa Ibla, Scicli e Modica e
Punta secca (Marinella) ha attirato l'attenzione di migliaia di
turisti! E' un gran merito e anche una gran furbata!
Natura
aspra, dura, nel mezzo perle lucenti. Città barocche scolpite dal sole. L'arenaria, già calda di suo, scotta.
Sono stato in quei luoghi e sono rimasto affascinato. Allora, gennaio2012,
postai sul blog una serie di articoli. Ci tornerò più volte. Grazie Salvo!
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