lunedì 12 dicembre 2016

Alle origini della suspense (V)


Suspense, questa nota sconosciuta ...

Meccanismo ad orologeria per soli thriller,
o da sempre,
talento di abili narratori?
(V)

Oggetti, cose, animaletti e case
L'inanimato, a volte, conserva memorie o ha un'anima cattiva...
altre volte da una mano al regista o all'autore a costruire la suspense.



Vi ricordate il film La bottega che vendeva la morte? Un rigattiere veniva vendicato dei soprusi subiti dai clienti dagli oggetti venduti, o rubati in bottega, che conservavano presenze malefiche, vai a sape' come ci sono entrate, dentro la loro "non anima".
Alfred Hitchcock  aveva intuito che gli oggetti comuni, quando ci negano la loro funzionalità quotidiana, ci sconvolgono la vita. Credo non avesse letto Martin Heidegger ( Sein und Zeit), che col suo "breakdown" ci illuminò  o rabbuiò l'esistenza. Di certo rese al meglio, in termini cinematografici, la sua intuizione.
"Hitch" non animava le cose, ma ne esaltava l'inquietante presenza in scena. Cominciò con una lampadina accesa dentro un bicchiere di latte forse avvelenato...


Poi passò agli esseri viventi: Gli uccelli. I volatili che aggrediscono l'uomo erano una sua creativa interpretazione del Da Sein di Heidegger. Il non rispetto del copione atteso è sempre generatore di tensione, ansia e angoscia. Più che di suspense sarebbe meglio parlare di sorpresa e paura: di fatto sulla scena non accadono cose previste dallo spettatore e non dai protagonisti. E' un crescendo di scene che miscelano sapientemente terrore e sorpresa. In altri termini lo spettatore viene "attanagliato" e non ha tempo di cercare di avvertire il protagonista in scena: ha paura per se stesso!
Nei film successivi Hitchcock  evitò (troppo prevedibili nel manifestare il male) di usarne ancora altri animali. Se ne ricordarono altri registi più di bocca buona.


Il gatto (non solo quello nero di Edgar Allan Poe) di Artigli, per esempio.


Di certo, affogato nella sterminata filmografia del giallo all'italiana, non quello di Fulci.

Il ragno. Quello di 007 è elegante e insinuante, come lui.

L'altro, di Aracnofobia, cerca solo di farci paura.

La farfalla, col suo silenzio innocente, trasmette un segnale di morte. Ma forse la mordacchia di Hannibal, di più!

I serpenti che terrorizzano Indiana, che non aveva paura dei ragni: si limita a scostarli, a decine, con la frusta.

Ci rimane da esaminare gli oggetti. Proviamo a fare una lista di cose comparse in modo inquietante in un film:
ascensore, bicchiere, camion (o auto), casa, chiave, cravatta, forbici, orologio, scala, specchio, telefono.

Il tema richiede attenzione. Dalla prossima puntata li esamineremo uno per uno!

 
 

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