Delitti seriali
Vittoriani e no
(V)
Nel riprendere questa serie voglio
ancora sottolineare come fin da quei lontani anni i giornali "versassero
benzina" (che ancora non si produceva!) sul fuoco. L'interesse morboso per
i delitti veniva spesso (anche oggi: vedi Perugia/Amanda) alimentato con
particolari o illazioni atte a solleticare l'animo pruriginoso dei lettori.
Teniamolo presente: prima o poi vi parlerò di Jack lo squartatore! Per
ora vi dovete accontentare di due serial killer americani.
Harding
Jesse Pomeroy (29 Nov 1859 - 29 Settembre 1932), è stato, secondo la stampa dell'epoca,
il più giovane condannato per il reato di omicidio di primo grado nella storia
del Massachusetts.
Jesse Pomeroy nacque
a Charlestown, nel Massachusetts, da Thomas e Ruthann Pomeroy. Era il secondo
di due figli, suo fratello Carlo era di un anno più vecchio. Il padre di Jesse
era estremamente violento nei suoi confronti e di suo fratello. Spesso li
portava nel loro capannone dove, per punirli, li spogliava nudi e li percuoteva
severamente con verghe o fruste.
Primi attacchi denunciati.
Tra il 1871 e il
1872, furono segnalati episodi di gravi violenze. Diversi ragazzi sarebbero
stati attirati individualmente in zone isolate e aggrediti da un ragazzo di
poco più grande. Questi attacchi erano incredibilmente brutali, lasciando sui
ragazzi segni per tutta la vita. Tuttavia, nessuno fu mai arrestato. Se Jesse
Pomeroy fosse stato il responsabile, avrebbe avuto 12-13 anni.
Gli attacchi ai ragazzini continuarono, e finalmente Pomeroy
fu arrestato e interrogato da un giudice del tribunale minorile. Pomeroy fu
riconosciuto colpevole e condannato a frequentare la Scuola Lyman per ragazzi a
Westborough, Massachusetts. Pena mite per via della sua minore età (meno di
18). Il Boston Globe commentò su questa storia: "il
ragazzo è mentalmente deficiente".
Nonostante la gravità dei crimini, Pomeroy, fu rilasciato dopo aver scontato solo 15 mesi. Harold Schechter, professore al Queens College City University di New York, un esperto di serial killer, scrisse un libro su Pomeroy e disse che non c'era mai stato un ragazzo in grado di compiere crimini brutali come questi. Il sistema di polizia fu attaccato dopo che i crimini di Pomeroy furono rivelati.
Il crimine
Nonostante la gravità dei crimini, Pomeroy, fu rilasciato dopo aver scontato solo 15 mesi. Harold Schechter, professore al Queens College City University di New York, un esperto di serial killer, scrisse un libro su Pomeroy e disse che non c'era mai stato un ragazzo in grado di compiere crimini brutali come questi. Il sistema di polizia fu attaccato dopo che i crimini di Pomeroy furono rivelati.
Il crimine
Nel febbraio del
1874 all'età di 14 anni, Pomeroy fu rilasciato sulla parola di sua madre e del
fratello a South Boston.
Nel marzo del 1874,
una bambina di dieci anni, di South Boston di nome Katie Curran improvvisamente
scomparve. Il 24 aprile 1874, il corpo di Orazio Millen di 4 anni fu trovato
nella palude di Dorchester Bay. Immediatamente, i poliziotti cercarono Pomeroy.
Il processo
Fu portato a vedere
il corpo di Millen e chiese alla polizia se era stato lui a commettere
l'omicidio. Alla prima inchiesta del coroner, a Pomeroy fu negato il diritto ad
avere un avvocato.
Il caso Pomeroy, fu
sentito dalla Corte Suprema del Massachusetts (Suffolk County, Boston) il 9
dicembre e 10 dicembre 1874. Al processo, il Procuratore Generale sostenne la
tesi per avere un verdetto di colpevolezza per omicidio di primo grado. Nella
sua arringa finale, tuttavia, chiese uno sconto di pena per omicidio con atrocità estrema,
che, secondo la legge del Massachusetts, era omicidio di primo grado, ma si
differenziava dal reato di premeditazione.
Pomeroy fu dichiarato colpevole il 10 dicembre 1874, con la raccomandazione alla giuria di misericordia, a causa della giovane età del prigioniero.
L'avvocato di Pomeroy, Charles Robinson, presentò due carte di clemenza che furono annullate nel mese di febbraio 1875, in cui Pomeroy fu condannato al carcere a vita.
Pomeroy fu dichiarato colpevole il 10 dicembre 1874, con la raccomandazione alla giuria di misericordia, a causa della giovane età del prigioniero.
L'avvocato di Pomeroy, Charles Robinson, presentò due carte di clemenza che furono annullate nel mese di febbraio 1875, in cui Pomeroy fu condannato al carcere a vita.
Perchè non ci fù
la pena di morte
Il Governatore
William Gaston non se la sentì di firmare la condanna a morte. L'unico mezzo
legale di risparmiare la vita a Pomeroy era un voto del Consiglio di giuria: se
almeno 9 membri avessero votato contro la pena di morte. Nei due anni successivi,
il Consiglio votò tre volte: i primi due voti confermarono l'esecuzione di
Pomeroy, ed entrambe le volte il governatore Gaston si rifiutò di firmare la
condanna a morte. Nel mese di agosto 1876, il Consiglio fece una terza
votazione, in forma anonima, e la condanna a Pomeroy fu commutata in carcere a
vita in isolamento. La sera del 7 settembre 1876, Pomeroy fu trasferito dal
carcere di Suffolk County alla Prigione di Stato a Charlestown, e lì cominciò
la sua vita in isolamento. Aveva 16 anni e 10 mesi.
Nel 1917, la
condanna venne commutata nella misura che permettesse privilegi concessi ai
prigionieri in vita. In un primo momento Pomeroy rifiutò, volendo niente di
meno che la grazia, ma alla fine dovette accettare viste le circostanze, e
apparve anche in uno show vestito da menestrello dentro la prigione. Nel 1929,
ormai anziano e in salute cagionevole, fu trasferito a Bridgewater, un ospedale
per pazzi criminali, dove morì il 29 settembre 1932, all'età di 72 anni.
Nella foto potete riflettere, a mo' di novelli Lombroso, sulla sua mascella
e sul suo sguardo benevolo e rassicurante!
Thomas
W. Piper fu
un serial killer americano. Fu incriminato per l'omicidio di Mabel H. Young nel
giugno del 1875, e processato per il reato nel mese di dicembre del 1875, ma durante
il processo ci fu litigioso disaccordo tra la giuria: si dovette rimandarlo al
31 gennaio 1876.
Mabel aveva 5 anni e
frequentava la chiesa-scuola Sabbath. Nel maggio del 1874, dopo l'uscita dalla
scuola scomparve. La bambina fu poi trovata morta. Era stata picchiata
violentemente. Di questo crimine fu incolpato il sagrestano Piper. Era solo l'ultimo
delitto di una serie.
Il 5 dicembre 1873,
solo cinque mesi prima,: l'assassino aveva ucciso la sua prima vittima.
Bridget Landregan
venne trovata picchiata e strangolata a morte nel quartiere di Dorchester a
Boston. Secondo i testimoni, un uomo in abiti neri e con un mantello tentò di
assalire sessualmente la ragazzina e la uccise prima che ella potesse provare a
fuggire.
Nel 1874, un uomo
descritto nello stesso modo, bastonò un'altra giovane, Maria Sullivan, fino
alla morte. La sua terza vittima, Maria Tynan, fu massacrata nel suo letto nel
1875. Anche se sopravvisse dopo il grave attacco, non fu mai in grado di
identificare il suo aggressore.
I residenti di
Boston rimasero scioccati nell'apprendere che l'assassino era stato in mezzo a
loro per tutto il tempo. Thomas Piper, il sagrestano, era noto per il suo
fluente mantello nero, e anche perché era gentile con i parrocchiani, nessuno
sospettava dei suoi crimini. Ma quando la Mabel, che fu vista l'ultima volta
con il sagrestano, fu trovata morta nel campanile della chiesa, nell'estate del
1876, Piper divenne il primo sospettato.
Il cranio della
Young, come si può vedere dal macabro reperto museale, era stato schiacciato
con una mazza di legno.
Piper, che fu
soprannominato "L'assassino del campanile di Boston", confessò tutti e
quattro gli omicidi dopo il suo arresto. Fu condannato a morte, e fu impiccato
nel 1876.
Il suo modus
operandi era l'uccidere con oggetti contundenti. Fu giustiziato per
impiccagione il 26 maggio 1876.
Un personaggio interessante per i romanzieri. Furono pubblicati diversi
libri dalle illustrazioni molto fantasiose (come quelle qui riportate), come le storie.
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