I “dilettanti” nel genere giallo
Storia e fenomenologia del detective improvvisato "ma non troppo"
nella letteratura, nella TV e nel cinema di genere
(III)
Un prete con l'ombrello
Il più dilettante dei dilettanti, ma anche il più
professionale! Dilettante perchè lavora "aggratis", professionista perché
raggiunge sempre lo scopo. Il suo!
Può un prete cattolico, diciamo anche in linea con
la romana chiesa, chiedere parcella? No! Si deve accontentare di aver
recuperato la pecorella smarrita. Così era per Padre Brown e per Padre Tobia;
così è pure per Don Matteo.
La prima indagine di Padre Brown è raccontata ne La
croce azzurra, racconto breve. Mentre approda con un piroscafo ad Harwich, così
viene descritto dal suo autore Gilbert Keith Chesterton:
"Un
prete cattolico-romano di statura bassissima, che veniva da un villaggetto dell'Essex.
Giunto a quest'ultimo, Valentin smise l'esame e gli venne quasi da ridere. Quel
pretucolo era proprio l'essenza delle pianure dell'Essex: aveva un viso rotondo
e inespressivo come gnocchi di Norfolk, gli occhi incolori come il mare del Nord,
e recava parecchi involti di carta scura, che non riusciva a tenere riuniti.
(...) Aveva un grosso ombrello
malandato che gli cadeva di continuo; e pareva che non sapesse quale fosse la
parte del biglietto da serbare per il ritorno".
Siamo nel 1911, il racconto apparve su di una rivista
inglese e successivamente fu raccolto ne L'innocenza di padre Brown (The
Innocence of Father Brown). Fu la prima apparizione di una lunga, fortunata
e felice serie. Dirà Chesterton nella sua Autobiografia che la prima
caratteristica di Padre Brown è di non avere caratteristiche; la sua
importanza, di non apparire importante; e che la sua qualità cospicua quella di
non essere cospicuo, e che il suo ordinario aspetto esteriore voleva essere in
contrasto con la sua attenzione e la sua intelligenza insospettate.
Sempre nella sua Autobiografia, Chesterton
spiega poi che quest'omino, uscito di sottecchi dalla sua penna e assurto agli
onori della miglior letteratura, era un Uomo Vivo. Uomo Vivo nel senso chestertoniano
(cioè uomo che non accetta di essere morto mentre è ancora vivo) ma anche nel
senso stretto.
Padre Brown è "il prete cattolico", che s'impiccia
degli affari degli altri. Lo fa forte delle raffinate esperienze psicologiche
date dalla confessione e dal lavorio di casistica morale dei padri, pur senza
trascurare la scienza e l'esperienza, ma basandosi specialmente sulla deduzione
e sull'introspezione, Avrebbe ottenuto più sostanziose parcelle di Sherlock Holmes,
infatti lo fa apparire come un ragazzetto pretenzioso, ne mostra l'angustia e
la meschinità.
L’aspetto più interessante è sicuramente l’umanità
del personaggio e dell’investigatore. Per inciso: le qualità umane sono quelle
che, nel mondo reale, fanno davvero un bravo investigatore.
Padre
Brown intende far valere la giustizia, ma non condanna mai l’uomo, vuole dargli
la possibilità del riscatto, della redenzione. Dovrebbe essere il metodo "universale". Il
bravo investigatore e il bravo giudice si astengono da giudizi morali e cercano
di cogliere, fermo restando l’obbligo di applicare la legge e di fare giustizia,
la dimensione umana e le ragioni anche
di chi commette i reati
Il detective che ha la capacità
di capire le motivazioni – anche quelle aberranti – e l’umanità dei criminali,
senza mai dimenticare che ci sono delle vittime che hanno diritto di chiedere
giustizia, è il detective ideale: giustizia, mai vendetta!
Padre Brown, non pensa alla parcella, ha dalla sua la grazia di Dio e un
cervello sveltissimo, che gli consentono di muoversi con agilità nei contesti
più diversi, in Europa e in America. Benché sia un prete di campagna ed abbia
operato in aree povere e disagiate, noi non lo vediamo mai in parrocchia, bensì
impelagato con personaggi della media e alta borghesia a risolvere faccende
delicate e mondane.
La scrittura di Chesterton è perfetta nel renderci gli
ambienti e l’acume dei ragionamenti di Padre Brown. È una scrittura avvincente
e ricca, capace però di lasciar spazio anche all’ironia. I racconti si leggono
piacevolmente e la loro forte matrice cattolica (Chesterton modellò il
personaggio di Padre Brown sulla figura del prete che lo convertì al
cattolicesimo) non sfocia mai in intenti moralistici o, peggio, di indottrinamento.
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