Yellow
balloons
Quando il
fumetto si tinge di giallo
Ventiseiesima parte
Stray Bullets
David Lapham, l’autore oggi quarantaduenne, all'epoca della prima uscita era
ventenne: fumettista autodidatta, fondatore della El Capitan Books. Voleva
anche avviare una casa editrice tutta sua per pubblicare Stray Bullets, qualcosa
per contrastare Marvel e DC (senza dimenticare che in passato aveva lavorato
per loro...). Stray Bullets nasce in modo estemporaneo, ma … è subito un
urlo!
Il primo volume cartonato "L'Innocenza del
Nichilismo", venne pubblicato nel 1999 dalla Magic Press.
Di che si tratta? Storie seriali noir, di un noir
molto, molto scuro. Letteralmente Stray Bullets vuol dire "Pallottole
Vaganti". I racconti di questa serie sono così: molto vaganti,
pronti a colpire il lettore a tradimento. Nell’insieme sviluppano un unico progetto
complesso: mostrano vicende molto nere, personaggi sfortunati immischiati nei
loro crimini, immersi in luoghi e situazioni dove non potranno mai venirne
fuori... Ogni personaggio è come una pallottola vagante, chiunque gli sia
vicino viene colpito. Che lo vogliano o no, sono pericolosi: sopratutto per se
stessi. Ma anche il lettore deve abbassare la testa!
Questa immagine finale, tre cadaveri, lo chiarisce
bene, a chi avesse dubbi, una volta per tutte!
La serie è una specie di Pulp Fiction: ogni storia
noir ha un particolare protagonista, che, a volte, può riapparire in un
racconto successivo. Magari riprendendo una storia passata, o proseguendo in una
successiva.
Alcuni dei personaggi più interessanti:
Joey è il protagonista del
primo racconto, ambientato nel 1997. E' un ragazzino,
a cui viene “affidato” il compito di far
sparire i cadaveri fatti da Harry, il misterioso capo che
guiderà tutti i personaggi di Stray Bullets. Joey è un ragazzo molto timido e
complessato, costretto a portare via il cadavere dell'unica donna che ha
veramente amato... si mostrerà un personaggio chiave per le storie future.
Ginny apparirà in ben tre
storie del primo volume. La piccola Ginny era una bambina come tutte le altre,
fino a quando non vide l'assassinio del fidanzato della sorella compiuto da Scott lo Spagnolo. Scott le fa segno di stare zitta,
aggiungendo le minacce di molti adulti. Da allora la piccola Ginny si porta dentro un
segreto distruttivo. Con il passare del tempo diventerà sociopatica, colpa
anche di un sistema che l'opprime, l'unico che può calmarla è suo padre. E' un
personaggio molto dolce e sfortunato.
Scott lo
Spagnolo, è un killer professionista che lavora per Harry. Insieme a
Monster, è considerato il migliore in quello che fa. Nonostante non sia il
protagonista di nessuna storia, appare in quasi tutte: si può considerare uno
dei personaggi più stronzi. Opportunista, cinico e gelido assassino, ma, nel mentre che lo fa, è spassoso e carismatico. Il personaggio più riuscito del primo
volume.
Le tavole in bianco e nero sono molto contrastate. La
linea non è molto sicura, ma il montaggio e la sceneggiatura sono di ottimo
livello. Da notare soprattutto le inquadrature, tutte di taglio
cinematografico. Interessante, come nella tavola precedente, l’improvviso
cambiamento di luce: genera tensione e rende greve la suspense.
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